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COSTANTINO NIGRA

Canti popolari del Piemonte
cent’anni dopo 1888/1988

Vitalità e sopravvivenza della
ballata epico-lirica in Piemonte

QUINDICI CD
indici e annotazioni

Fonoregistrazioni sul campo eseguite:
dal gruppo «da pare ‘n fieul» (Bagnolo P. - CN) / dal gruppo spontaneo di Magliano Alfieri (Roero, Basse Langhe) dal gruppo «lu cianto viol» (Val Maira, Val Varaita - CN) / dal Coro Bajolese (Bajo Dora, Canavese - TO) / da Franco Castelli (Alessandrino) / da Roberto Leydi e Sandra Mantovani (Novarese - Mondovi ­ Val Varalta) / da Sergio Liberovici (Biellese - Astigiano - Monferrato) / da Maurizio Martinotti (Casalese - Val Borbera) / da Antonio Mosca (Canavese) / da Bruno Pianta (Val Po, Val Pellice).

Introduzione

Come conterranei di Costantino Nigra, vivamente interessati alla realtà del mondo popolare in cui operiamo, incoraggiati nella nostra azione dalla quantità e qualità dei canti raccolti in Canavese, pur nella consapevolezza che non tutte le testimonianze registrate sul Territorio Piemontese possono essere qui riunite, ci siamo fatti promotori di questa iniziativa con l’intento di portare un contributo alla conoscenza culturale della nostra Regione.

Con questa pubblicazione ricordiamo l’opera fondamentale di Costantino Nigra, che ci ha guidati nella ricerca e raccolta dei canti (non soltanto di quelli da lui annotati) tra la Gente che vive in Piemonte e nello stesso tempo desideriamo rendere omaggio ai cantori che li hanno difesi e che ancor oggi li utilizzano per animare la vita associativa delle borgate in cui vivono.

Dalla grande quantità di testimonianze riportate emerge l’opera dei Gruppi e dei singoli ricercatori, che agendo per lo più con le sole proprie forze, secondo la propria sensibilità, hanno fissato su nastro magnetico informazioni culturali che oggi non sarebbe più possibile avere e grazie alle quali si possono tentare e sviluppare ipotesi, o fare semplicemente considerazioni, sulle leggi che governano il mutare dei moduli espressivi del mondo popolare, della loro persistenza e consistenza «nell’ambiente moderno» dove mode e modelli mutano vorticosamente in funzione delle ferree leggi di «mercato».

Nel rilevare l’opera dei Gruppi e dei singoli ricercatori desideriamo rin­graziarli per la loro collaborazione che ci ha consentito di ricordare più degnamente un canavesano e la sua opera, che presenta aspetti estremamente attuali proprio oggi che tanto si parla dell’Europa unita. Infatti, Costantino Nigra, nel comparare le «lezioni piemontesi», dei vari canti, con quelle di altre etnie, indica una via per conoscere più «intimamente» la Gente del vecchio continente, conoscenza che può favorire la nascita di una nuova coscienza europea.

I canti sono presentati nello stesso ordine e con lo stesso titolo dato dall’autore nel volume «Canti popolari del Piemonte» edizione Einaudi - Torino 1957, con l’aggiunta di un sottotitolo, in genere le prime parole della prima strofa, col quale erano noti a coloro che li cantavano.

Nell’ordinare le versioni di uno stesso canto si è via via tenuto conto della loro probabile data d’origine (il testo dialettale e talvolta la melodia, possono essere indicativi), della completezza, dell’originalità musicale e della qualità della registrazione. Tuttavia il tempo di durata delle cassette fonografiche, la necessità di mantenere il più possibile uguali i tempi delle due facciate, hanno imposto varianti al criterio succitato.

Anche se questa pubblicazione non è destinata ad alimentare il «mercato del suono», dove tutto deve essere «bello», si è cercato di eliminare, o almeno attutire, i rumori estranei, senza alterare la verità, contenuti nelle registrazioni originali.
In alcuni casi, dove i collaboratori sono ancora disponibili, si sono rifatte le registrazioni difettose realizzate in passato.

Per la realizzazione delle quindici cassette fonografiche* (di circa un’ora caduna), contenenti un centinaio di titoli citati da Costantino Nigra, hanno dato il loro contributo:

* Nota:
Le quindici audiocassette di cui sopra sono diventate quindici CD. Per conservare l’indice, ormai stampato, i CD portano il numero anche dell’audiocassetta. (Es.: CD 10-1 significa decima audio-cassetta e primo CD. Lato A/B sul CD non hanno senso, pertanto i brani si susseguono in ordine crescente).

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